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IL PALAZZO
Il complesso monumentale è un'antica dimora signorile cinquecentesca nel cuore del centro storico, ex- Palazzo Musitano divenuto poi proprietà della famiglia dei baroni Salituri, alla via Giudecca del quartiere
“La Civita” della città di Castrovillari.
Per il palinsesto architettonico, è uno dei più bei palazzi storici della città. Una parte è utilizzata come civile abitazione, ala sud in buono stato, mentre l'ala nord è disabitata ed è in cattive condizioni di
conservazione ed è stata interessata dal crollo della copertura, dovuto alla implosione dei listelli e delle
travi di legno marci.
Sui muri vi sono crepe e lesioni, mentre i solai ai vari livelli risultano in precarie condizioni di staticità.
Tale degrado è causato dall'incuria cui versa l'ala nord da più tempo.
Il palazzo dei baroni Salituri, edificato nel tardo Cinquecento su strutture medievali, appartenne
prim’ancora alla nobile famiglia dei Musitano. Si trova ubicato nei pressi della chiesa di Sant’Andrea
nella Giudeca, antico rione popolato dagli ebrei sin dal XIII secolo. Nei sotterranei, con volte sorrette da
archi in tufo di tipo romanico e gotico, si trova una piccola fonte, sovrastata da un delicato affresco,
assegnabile al XVI secolo, raffigurante una Madonna con Bambino con al lato un frate francescano,
forse il beato Pietro da Sant’Andrea, che, secondo la tradizione, sarebbe stato martirizzato proprio dagli
ebrei nei sotterranei di questo palazzo nel 1264. Agli inizi del XVII secolo, passò alla famiglia che qui
dimorò fino alla seconda metà del XIX secolo, quando si trasferirono nel nuovo edificio costruito in via
Roma. Varcato il bel portale litico, sul quale vi era lo stemma di famiglia del 1657, poi portato al palazzo
di via Roma, si accede al cortile sul quale si aprono una serie di finestre ad arco ed una graziosa
loggetta, oggi murata, impreziosita da due agili colonnine corinzie ed altri elementi decorativi in stucco
di notevole raffinatezza e di gusto rinascimentale. Sul lato del palazzo che affaccia sulla valle del fiume
Coscile, sostenuto da possenti contrafforti, corre una grande balconata decorata da archetti con fiori in
ferro battuto. All’interno sono pregevoli i decori dei soffitti, datati tra l’ultimo decennio del XVIII secolo
e il primo del XIX. Diversi ambienti del palazzo sono, infine, decorati con la pittura a rullo, ampiamente
usata dagli inizi del ‘900 fino agli anni Cinquanta.